(Gianluca Punzo) La raccolta fin qui effettuata di notizie utili alla ricostruzione della storia più antica di Dugenta ha bisogno di essere corredata da nuovi documenti, tanto di quelli scritti quanto di quelli materiali che potrebbero aiutarci a capire chi viveva qui e quali erano i suoi costumi, le sue suppellettili, le sue tradizioni. Manca totalmente conoscenza di iscrizioni, monete, statue, lucerne, vasi di ogni genere: brocca, piatto, bicchiere, coppa, ciotola, pentola che sia. Eppure, questi oggetti sono da sempre nel terreno, in campagna. Chi non ha mai trovato un oggetto? Anche piccolo o rotto! Chi non si è mai imbattuto, con l’aratro o la zappa o anche solo camminando nei campi, in un oggetto antico, in una tomba, in un muro distrutto o solo in piccoli cocci, frammenti di vaso? Da sempre ci lasciamo affascinare dal “pezzo” antico. “Chissà quanto vale? ” Per Dugenta quei “pezzi” hanno un valore enorme. Non un valore economico ma storico. Quei frammenti, quelle piccole monete o un qualsiasi oggetto antico potrebbero aiutarci a ricostruire la storia di un paese che quest’anno festeggia 50 anni ma che forse vive da millenni. Il Comitato per le celebrazioni del cinquantenario si sta impegnando a far rivivere momenti diversi di questi ultimi 50 anni attivandosi a creare un gruppo di persone che a vario titolo possa lavorare per Dugenta. Perché non lavorare tutti per ricostruirne anche la storia archeologica? L’aiuto che si chiede non è di tempo né assolutamente di denaro! Si tratta di partecipare alla raccolta di fotografie di pezzi antichi posseduti dalle famiglie di Dugenta. L’idea è quella di creare un archivio fotografico di tutti i reperti archeologici presenti nelle case dugentesi. Sarebbe una raccolta assolutamente anonima. Nessuno verrebbe a sapere chi possiede cosa, ma la ricerca per Dugenta farebbe un passo avanti. Chissà, un giorno si potrebbe perfino pensare alla creazione di un Antiquarium locale, di un piccolo Museo di Dugenta, capace magari di attirare l’attenzione di qualche turista. Gli incontri pubblici e le riunioni del Comitato mi hanno portato a pensare che dal movimento creato per i festeggiamenti è possibile ottenere un buon palcoscenico per far proposte anche più importanti. Ma il lavoro svolto finora e quanto ancora va fatto non può esaurirsi con i festeggiamenti. Si potrebbe cominciare a preparare i giovani studenti a fare ricerca per iniziarli allo studio futuro, all’università: potrebbero raccogliere racconti, ricordi e favole degli anziani del paese, intervistarli per costituire un archivio, una banca di notizie che rappresenta un patrimonio mai utilizzato ma utile per la storia di Dugenta.
Bisogna poi mostrare i risultati delle indagini e delle ricerche al maggior numero di persone possibile e dunque produrre mostre, fare incontri pubblici e lezioni a scuola. Potrebbero nascere così corsi di formazione per gli studenti delle scuole superiori interessati alle attività che costituiscono l’area dei beni culturali: archeologia, restauro, archivistica, etc. Ma anche corsi di formazione per coloro che, interessati al programma di indagine e ricerca, intendono collaborare alle attività del Comitato.
La ricerca per la storia di Dugenta avrà poi necessariamente bisogno di altri passi decisivi come le foto aeree e la ricognizione di tutto il territorio comunale che consentiranno uno studio scientifico dei dati e la completezza delle analisi.
Non perdiamo l’occasione che ci viene offerta dal cinquantenario di Dugenta.
Bisogna poi mostrare i risultati delle indagini e delle ricerche al maggior numero di persone possibile e dunque produrre mostre, fare incontri pubblici e lezioni a scuola. Potrebbero nascere così corsi di formazione per gli studenti delle scuole superiori interessati alle attività che costituiscono l’area dei beni culturali: archeologia, restauro, archivistica, etc. Ma anche corsi di formazione per coloro che, interessati al programma di indagine e ricerca, intendono collaborare alle attività del Comitato.
La ricerca per la storia di Dugenta avrà poi necessariamente bisogno di altri passi decisivi come le foto aeree e la ricognizione di tutto il territorio comunale che consentiranno uno studio scientifico dei dati e la completezza delle analisi.
Non perdiamo l’occasione che ci viene offerta dal cinquantenario di Dugenta.