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L'Associazione Terre dei Gambacorta O.N.L.U.S.
Benvenuti nel sito dell'Associazione Terre dei Gambacorta, associazione di volontariato per la promozione delle risorse culturali e colturali del territorio fra Taburno e Volturno, che ha per scopo la ricerca, la valorizzazione e la diffusione del patrimonio storic0-culturale e delle risorse naturali dei comuni di Dugenta, Frasso Telesino, Limatola e Melizzano, già feudo della famiglia Gambacorta dal XIV al XVIII secolo. L'Associazione prende il nome da Giulia Gambacorta (Napoli 1598, Frasso Telesino 1663), la cui singolare vicenda umana e religiosa ha segnato la vita sociale, economica, civile ed educativa di queste terre.
La riscoperta storica delle sue vicende ha spinto i promotori dell'Associazione a ritrovare i fili comuni che uniscono in profondità valori e culture sedimentati nelle quattro comunità.
La riscoperta storica delle sue vicende ha spinto i promotori dell'Associazione a ritrovare i fili comuni che uniscono in profondità valori e culture sedimentati nelle quattro comunità.
L'Associazione prende il nome da Giulia Gambacorta (Napoli 1598, Frasso Telesino 1663), la cui singolare vicenda umana e religiosa ha segnato la vita sociale, economica, civile ed educativa di queste terre. La riscoperta storica delle sue vicende ha spinto i promotori dell'Associazione a ritrovare i fili comuni che uniscono in profondità valori e culture sedimentati nelle quattro comunità di Dugenta, Frasso Telesino, Limatola e Melizzano. E' iniziato così un percorso che mira a promuovere le originalità territoriali e produttive, le vicende storiche e umane, le eccellenze culturali. I soci, tutti volontari, provengono dalle esperienze lavorative e personali più diverse: imprenditoria, scuola, professioni libere, università, associazionismo, turismo ecosostenibile. I piccoli territori, con il loro individualissimo patrimonio, rischiano di soccombere all'omologazione se non sanno individuare la matrice della propria specificità per farla valere nella competizione dei beni, dei saperi, delle idee.
Una bottiglia di vino o un canto popolare, un sentiero montano o un culto religioso, un prodotto dell'ingegno o un alimento tipico, una raccolta poetica o un fenomeno storico, un paesaggio naturale o un antico monastero raccontano le specificità del territorio nel quale allungano le radici le generazioni che lo hanno abitato. La loro riscoperta non è un'operazione romantica di chi pensa di progredire con la testa rivolta all'indietro o di chi affronta il presente nascondendola sotto il peso del passato: è, invece, volontà di affrontare le insidie del presente riscoprendo la linfa vitale che proviene dalle radici antiche. In tal modo la dimensione locale può resistere e sfidare quella globale senza soccombere.