Le civiltà classiche hanno immortalato il Volturno come divinità: nel museo campano di Capua il busto che lo rappresenta è sormontato da una testa vigorosa, cinta di canne fluviali. Dall'omero sinistro riversa un flusso abbondante di placide acque che si aprono, poi, un percorso lungo e tortuoso, segnato, però, e protetto quasi, dallo sguardo intenso del dio, che sembra benevolmente dirigerle verso la foce lontana.
Il 27 agosto era festeggiato con i Volturnalia.Vera autostrada dell'antichità, grazie anche ai suoi affluenti, il Volturno univa la koinè campana al Mediterraneo. Risorsa quasi divina, quindi, che ha consentito la vita - umana, naturale e vegetale - anche delle Terre dei Gambacorta.
Il 27 agosto era festeggiato con i Volturnalia.Vera autostrada dell'antichità, grazie anche ai suoi affluenti, il Volturno univa la koinè campana al Mediterraneo. Risorsa quasi divina, quindi, che ha consentito la vita - umana, naturale e vegetale - anche delle Terre dei Gambacorta.